Ombretta Cantarelli, “Il derby? Lo vincerà la mia Inter”


— O. Cantarelli e G. Jannuzzo.

 

Ombretta_Cantarelli Ombretta Cantarelli

Bella, solare, intelligente e soprattutto interista da impazzire. La sua anima nerazzurra è tale da saper soffrire e gioire con intensità per la sua “Pazza Inter”. E’ la più convinta interista che io conosca, capace di emozionarsi per la sua bandiera, per quei colori nerazzurri che identificano un grande tifo capace però di sapere all’occorrenza parlare di calcio con oggettività. Insomma, il suo cuore interista non pregiudica mai la capacità di fare opinione calcistica con competenza. Ombretta Cantarelli, moglie dell’attore Gianfranco Jannuzzo, ha una radice di tifo nerazzurro  che risale alla sua famiglia e soprattutto a suo padre, una figura cui Ombretta è molto legata affettivamente. Quando può non perde mai l’occasione di vedere la sua Inter in televisione o allo stadio (prima del Covid). A Roma o a Milano, dove lei vive accanto a suo marito, quando è libera da impegni si accosta al calcio come passione che sfocia poi nella sua fede interista. Oggi, in occasione del prossimo derby Inter – Milan che si disputerà sabato prossimo alle ore 18,00, abbiamo pensato di intervistarla su questo e altri temi riguardanti la sua Inter.

Ombretta, cosa pensi dell’Inter di quest’anno?

“Mi piace molto. Penso sia un’ottima squadra non solo alla luce degli acquisti di mercato che ritengo oggettivamente importanti sotto il profilo tecnico, ma anche nella scelta fatta dalla società di confermare Antonio Conte. Sai, dopo le polemiche che ci sono state sul finire del campionato scorso, ritengo che sia stato importante non aver rimosso dall’incarico questo allenatore che io ritengo bravo sotto l’aspetto delle grandi motivazioni che riesce a dare alla squadra. E poi, a prescindere, penso che in generale non sia mai positivo continuare a cambiare allenatore, senza prima provvedere a completare la squadra con giocatori validi. Adesso l’Inter l’ha fatto,  quindi confido nei risultati che mi auguro siano positivi, nonostante sia ancora troppo presto per valutarli. Contro la Lazio i nerazzurri hanno disputato una buona partita, anche se non sono stati fortunati nell’acquisire una vittoria che sarebbe arrivata se Lukaku non avesse sbagliato quell’occasione da gol. Tuttavia, ritengo che contro la Lazio un pareggio ci possa anche stare, ma nulla cambia sotto il profilo della forza dell’Inter di quest’anno. Ma ripeto che in generale è ancora troppo presto per dare dei giudizi, vista anche la situazione degli aumenti di contagio Covid che ci auguriamo non pregiudichi il prosieguo del campionato. Figuriamoci poi se la valutazione su questa mia “pazza Inter” dalla quale ci si aspetta molto, possa già sentenziare verdetti di qualsiasi genere”.

Ecco, a proposito di aspettarsi molto dall’Inter. Cosa pensi di quella frase detta dal presidente Steven Zhang dopo aver confermato Conte, in cui ha messo le mani avanti dicendo che quest’anno l’Inter non ha l’obbligo di vincere. E’ stata una frase infelice?

“Penso che il presidente Zhang sia molto giovane per il ruolo che ricopre e, soprattutto, per ovvie ragioni non può avere ancora assorbito completamente quello che è il vero DNA interista. Ritengo che quella frase sia un po’ la sintesi di tutto ciò, anche se pur ritenendola infelice, abbia il senso di allentare una certa pressione che si era instaurata su Antonio Conte”.

Cosa pensi di Vidal, è stato un buon acquisto?

“Vidal è un campione e come tale ha arricchito di ulteriore tecnica il centrocampo dell’Inter. D’altra parte, se la società e soprattutto mister Conte l’hanno voluto con molta convinzione, ci sarà pure un motivo. Devo dirti che mi piace questa filosofia dell’Inter che già dall’anno scorso ha saputo abbinare i campioni venuti dall’estero a tanti giovani calciatori italiani di indubbio valore. Penso a Barella, Sensi, Gagliardini, Bastoni, per citarne solo alcuni. Mi trovo d’accordo con questo nuovo modo di valorizzare i calciatori italiani, anche alla luce dell’apporto verso la Nazionale Italiana di Mancini, un tecnico che io reputo molto preparato e che sono sicura farà molto bene”.

E veniamo al derby di sabato prossimo. Qual è il tuo pensiero in merito?

“Come tutti i derby, anche quello di Milano è una partita diversa dalle altre. Quest’anno il Milan si è rafforzato molto, avendo abbassato l’età media dei suoi giocatori che fanno da importante complemento ad un Ibrahimovic 39enne, il quale attraverso la sua grande tecnica ed esperienza dà sicurezza a tutta la squadra con il suo indiscutibile carisma. Tuttavia, c’è da dire che anche l’Inter, così come dicevo prima, ha raggiunto un alto tasso tecnico tale da affrontare adeguatamente tutte le partite di campionato e anche di Champions. Certo, il derby è sempre il derby, ma sono convinta che la mia Inter riuscirà a vincerlo”.

Salvino Cavallaro        

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